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La fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale è l’aritmia più frequente. Gli atri non battono più regolarmente, ma in modo troppo rapido, irregolare e non coordinato. Di solito ciò non rappresenta un pericolo acuto, ma se non viene trattata la fibrillazione atriale può avere conseguenze gravi.

Che cos’è la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale è un’aritmia cardiaca causata da una sorta di «tempesta elettrica» nel sistema di conduzione del cuore. Gli atri e i ventricoli non pompano più in sintonia tra loro e di solito troppo rapidamente. La potenza cardiaca diminuisce.

In base a frequenza e durata dell’aritmia, la fibrillazione atriale è divisa in tre forme:

  • Fibrillazione atriale parossistica: la fibrillazione atriale si verifica con una crisi improvvisa, dura non più di sette giorni e si arresta spontaneamente.
  • Fibrillazione atriale persistente: la fibrillazione atriale dura più di sette giorni e non si ferma spontaneamente. Tuttavia, il trattamento può trasformarla in un ritmo normale.
  • Fibrillazione atriale permanente: la fibrillazione atriale rimane permanente nel tempo e non è possibile ripristinare il ritmo normale.

La fibrillazione atriale è l’aritmia più frequente. In Svizzera, ne è colpito circa l’1% della popolazione, cioè circa 100’000 persone. Circa il 10% degli ultra75enni soffre di questo problema.

In questa clip, il Dr Alexander Breitenstein, MD, specialista di aritmie, spiega come riconoscere la fibrillazione atriale, se la fibrillazione atriale è pericolosa e come viene trattata oggi.

L’essenziale sulla fibrillazione atriale

Come posso rilevare la fibrillazione atriale?

Molti pazienti percepiscono una palpitazione rapida, una tachicardia che può durare ore o addirittura più a lungo. Altri sintomi comprendono costrizione o senso di oppressione toracica, affaticamento o mancanza di respiro. I sintomi possono scomparire se le crisi aritmiche si trasformano in una fibrillazione atriale permanente, oppure si verificano solo in determinate situazioni.

La fibrillazione atriale, tuttavia, non causa alcun sintomo in una porzione significativa di pazienti. Viene scoperta, spesso in ritardo, per caso.

Perché la fibrillazione atriale può essere pericolosa?

In linea di principio, la comparsa di una fibrillazione atriale non costituisce un pericolo imminente. Se non trattata, tuttavia, la malattia può avere gravi conseguenze. I movimenti di pompa irregolari degli atri portano a un aumento della formazione di coaguli di sangue nel cuore. Se un coagulo viene trascinato nel sistema circolatorio e ostruisce un’arteria del cervello, il risultato è un ictus cerebrale. Per evitare che ciò accada, la maggior parte dei pazienti dovrebbe ricevere un trattamento preventivo con anticoagulanti, noti anche come diluenti del sangue.

Come conseguenza tardiva di una frequenza cardiaca permanentemente elevata può anche svilupparsi un’insufficienza cardiaca.

Quali sono le cause?

La fibrillazione atriale si verifica spesso come risultato di invecchiamento e ipertensione. Possono portare a fibrillazione atriale anche malattie cardiache preesistenti, come l’insufficienza cardiaca, la cardiopatia coronarica e le malattie delle valvole cardiache. Fattori che promuovono la fibrillazione atriale sono: obesità, diabete, ipertiroidismo, consumo elevato di alcol e alcune sostanze come la cocaina. A volte, tuttavia, la fibrillazione atriale si verifica anche senza motivo apparente in un cuore sano.

Come si diagnostica e si cura la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale può spesso essere sospettata dai sintomi dopo un’anamnesi dettagliata. La diagnosi viene confermata con l’ECG a riposo e, in caso di dubbio, con un ECG Holter. Il trattamento della fibrillazione atriale comprende tre possibili terapie:

  • Anticoagulanti (scoagulazione del sangue): per prevenire la formazione di coaguli nel cuore, la maggior parte dei pazienti deve assumere un medicamento anticoagulante. Se la terapia con gli anticoagulanti è molto difficile o impossibile, si consiglia di utilizzare un dispositivo di occlusione dell’auricola atriale. Un ombrellino introdotto via catetere sigilla quella zona nell’atrio sinistro dove spesso si sviluppano coaguli di sangue.

  • Controllo della frequenza: vengono utilizzati medicamenti per abbassare la frequenza cardiaca accelerata, cioè il polso. Se la terapia per ridurre il polso non è sufficiente, vi è la possibilità di effettuare un’ablazione via catetere, in cui il nodo AV viene devitalizzato. La procedura è associata all’impianto di un pacemaker.

  • Controllo del ritmo: se i sintomi sono gravi o se si sviluppa un’insufficienza cardiaca, si cerca di convertire la fibrillazione atriale in un ritmo sinusale normale. Tale controllo del ritmo può essere ottenuto in tre modi: conversione farmacologica con medicamenti antiaritmici, cardioversione elettrica e, in alcuni casi, ablazione via catetere in cui la vena polmonare viene isolata.

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Come prevenire la fibrillazione atriale

Il fattore di rischio più importante per le aritmie cardiache è l’età che naturalmente non può essere modificata. Tuttavia, uno stile di vita sano può contribuire a ridurre il rischio di aritmia cardiaca. Questo comprende smettere di fumare e bere alcolici con moderazione, perché l’alcol e il fumo rendono il battito cardiaco più veloce del normale. Un’attività fisica regolare è essenziale anche per la prevenzione: essa aiuta a prevenire il sovrappeso e l’ipertensione.

Il medico di famiglia o il Suo cardiologo sono i primi da contattare per informazioni in caso di aritmia cardiaca. Se avete domande specifiche, non esitate a contattare la nostra consulenza via Internet.

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La fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più frequente. Tuttavia, non è tanto l’aritmia in sé a essere pericolosa, ma l’ictus come possibile conseguenza. L’opuscolo descrive le diverse forme di fibrillazione atriale, i loro sintomi e i relativi modi di trattamento.

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