«L’intelligenza artificiale ci aiuta a riconoscere i pattern»

La dissezione coronarica spontanea è una causa rara di infarto cardiaco, che colpisce soprattutto le giovani donne. Con l’aiuto di una raccolta dati e dell’intelligenza artificiale, Jelena Templin-Ghadri vuole saperne di più su questa malattia.

Aggiornato il 13 febbraio 2025
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Che cos’è una dissezione coronarica spontanea?
PD Dr. Jelena Templin-Ghadri:
Le arterie coronarie sono composte da diversi strati. In una dissezione coronarica spontanea, nota anche come SCAD, uno o più strati si lacerano improvvisamente. Si verifica un’emorragia che causa l’occlusione dell’arteria. Ciò provoca un infarto cardiaco con una prognosi analoga ai casi tipici.

Succede spesso?
Non ci sono ancora dati affidabili al riguardo. La frequenza della SCAD è probabilmente sottostimata. Si presume che il 2–4% degli infarti cardiaci sia causato da questo fenomeno. Nelle donne con meno di 50 anni, tuttavia, la percentuale sale al 35%. La SCAD colpisce soprattutto le donne più giovani o in gravidanza.

Ci sono persone particolarmente a rischio?
Anche in questo caso se ne sa poco. Non osserviamo i classici fattori di rischio per l’infarto cardiaco nei/nelle pazienti con SCAD. È possibile che sia in causa una fragilità congenita o acquisita della parete vascolare. La SCAD è spesso scatenata da stress emotivo o fisico.

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Jelena Templin-Ghadri è una ricercatrice dell’ospedale universitario di Zurigo, che studia il trattamento ottimale delle pericolose dissezioni coronariche spontanee. La Fondazione Svizzera di Cardiologia sostiene il progetto di ricerca.

Come può essere trattata la SCAD?
Non è ancora stata sviluppata una terapia per la fase acuta. Inoltre, non sappiamo come trattare in modo ottimale la SCAD nel suo ulteriore decorso. Dobbiamo somministrare aspirina o è dannosa? Per rispondere a queste domande abbiamo bisogno di più dati. A questo scopo stiamo creando un registro SCAD.

Qual è lo scopo di questo registro?
Se una malattia è rara, dobbiamo raccogliere molti dati solidi per conoscerla e fare ricerca. Al momento, al nostro registro partecipano 27 cliniche in tutto il mondo e abbiamo raccolto 550 pazienti. Tuttavia, abbiamo bisogno di molto di più per un’analisi sistematica dei dati. A quel punto potremo utilizzare anche l’intelligenza artificiale.

Come potrebbe intervenire l’intelligenza artificiale?
L’intelligenza artificiale è in grado di classificare i/le pazienti in diversi gruppi a partire da una grande quantità di dati e di riconoscere i pattern. Questi pattern ci aiutano a scoprire, ad esempio, quali sono i fattori che migliorano o peggiorano la prognosi. In futuro, adatteremo la terapia di conseguenza per fornire un’assistenza ottimale ai/alle pazienti colpiti da SCAD.

Sostenete il finanziamento della ricerca della Fondazione Svizzera di Cardiologia. Grazie alla ricerca, la prevenzione, la diagnosi e la terapia possono essere ulteriormente migliorate, in modo che le persone possano restare il più a lungo possibile sane e autosufficienti e che i pazienti possano condurre una vita degna di essere vissuta nonostante la malattia.
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