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Esami

Un breve riassunto dei metodi d'esame più importanti.

Conoscenza e supporto

Coronarografia

Aggiornato il 07 marzo 2022

Con la coronarografia (angiografia coronarica) è possibile rappresentare in immagini le coronarie, trovando così per esempio delle stenosi (restringimenti) vascolari che provocano l’angina pectoris.

Procedimento

in anestesia locale si pratica un’incisione per poter introdurre in un’arteria della zona inguinale, attraverso una guaina d’accesso, un sottile filo metallico che serve al medico da guida per sospingere un catetere fino all’aorta in vicinanza del cuore. Ora attraverso il catetere si inietta un mezzo di contrasto nelle coronarie destra e sinistra, facendo contemporaneamente delle riprese ai raggi X. Grazie al mezzo di contrasto le coronarie sono visualizzate sullo schermo. Se si osservano delle stenosi coronariche importanti, in parecchi pazienti le si possono dilatare con un catetere a palloncino (angioplastica coronarica) nella stessa seduta. Di solito il tratto dilatato viene mantenuto pervio mediante una reticella metallica (stent). Dopo l’esame si applica all’inguine una fasciatura compressiva. Nella maggior parte dei casi la gamba dev’essere tenuta a riposo fino alla mattina successiva.

Durata

È necessaria una degenza in ospedale di uno-due giorni. L’esame vero e proprio dura circa 45 minuti.


8. Capitolo Esami

Tomografia per risonanza magnetica

La tomografia per risonanza magnetica (Magnetic Resonance Imaging, MRI) è la rappresentazione di immagini con la risonanza magnetica nucleare. Con questo procedimento d’esame si possono rappresentare dettagliatamente organi interni sotto forma di sezioni. L’MRI non richiede l’uso di raggi X perché le immagini del corpo umano sono prodotte mediante campi magnetici e onde radio. L’MRI dà preziose informazioni diagnostiche sul cervello e su molte cardiopatie; per rappresentare le coronarie non è però sufficientemente precisa.