Blutdruck1

Ipertensione

La guida Ipertensione risponde a domande come: Sono a rischio? Cosa devo fare se ho la pressione alta? Come posso misurare la mia pressione da solo?

Che cos’è l’ipertensione?

Aggiornato il 20 novembre 2024

In questa guida, può scoprire di più sull'ipertensione.

Origine della pressione

Una pressione arteriosa normale è di importanza vitale. Affinché il sangue, tramite i vasi sanguigni, possa pervenire agli organi ed ai tessuti dev’essere sotto pressione. Due meccanismi provvedono a generare questa pressione: l’azione ritmica del cuore quale pompa premente e la resistenza delle pareti dei vasi sanguigni.

Quando il miocardio (muscolo cardiaco) si contrae e spinge in avanti il sangue, la pressione nelle arterie è più elevata. Poi, quando il miocardio si rilassa e il cuore si riempie di nuovo di sangue, la pressione nelle arterie diminuisce lentamente. Però non si annulla, perché le pareti elastiche e muscolose delle arterie provvedono a mantenere, anche tra un battito cardiaco e il successivo, una pressione sufficiente a far proseguire il sangue nel sistema circolatorio.

Questo salire e scendere ritmico della pressione arteriosa si constata misurandola. In questo contesto si distinguono due valori pressori:

  • il valore pressorio superiore o sistolico si ha quando il cuore si contrae e la pressione nei vasi sanguigni è massima (sistole)
  • il valore pressorio inferiore o diastolico si ha quando il cuore si rilassa e la pressione nei vasi sanguigni è minima (diastole).


Quando la pressione varia

Le variazioni della pressione arteriosa sono normali. Esse sono regolate dal cervello tramite il sistema nervoso vegetativo. Alla regolazione della pressione partecipano anche altri meccanismi metabolici e organi, come ad esempio i reni e le ghiandole surrenali. Nel corso della giornata queste variazioni si riflettono in un massimo di pressione al mattino dopo essersi alzati. Sul mezzogiorno essa si abbassa un po’, nel tardo pomeriggio e verso sera ricomincia a salire. Di notte, durante il sonno, si ha la pressione più bassa. Sollecitazioni fisiche e psichiche fanno salire temporaneamente la pressione. Può trattarsi per esempio di sforzi fisici, attività sportive, agitazione, stress, rumore o ansia.

Valori normali

«mm Hg» significa «millimetri della colonnina di mercurio», l’unità di misura dei valori pressori. Gli specialisti suddividono i valori pressori normali nelle seguenti categorie:

Valore sistolico Valore diastolico
Pressione ottimale inferiore a 120 mmHg inferiore a 80 mmHg
Pressione normale da 120 a 129 mmHg da 80 a 84 mmHg
Pressione normale alta da 130 a139 mmHg da 85 a 89 mmHg

Valori troppo alti

Si parla di ipertensione quando i valori pressori sono superiori a 140/90 mmHg. C’è ipertensione anche se solo uno dei due valori supera questo limite. Un’ipertensione unicamente sistolica, in cui soltanto il valore superiore è troppo alto, è frequente soprattutto nelle persone anziane. Si distinguono tre diversi gradi di gravità dell’ipertensione:en:

Valore sistolico Valore diastolico
Ipertensione lieve da 140 a 159 mmHg da 90 a 99 mmHg
Ipertensione moderata da 160 a 179 mmHg da 100 a109 mmHg
Ipertensione grave a partire da 180 mmHg a partire da 110 mmHg

Dato che nel corso della giornata la pressione arteriosa varia, la diagnosi di ipertensione si pone solo quando in almeno tre misurazioni effettuate a ore diverse e in giorni diversi si accerta una pressione troppo alta. Se in una misurazione effettuata in farmacia o con l’automisurazione constata dei valori troppo alti consulti il medico e faccia accertare da lui un’eventuale ipertensione.

La pressione bassa

Dal punto di vista medico una pressione arteriosa bassa (ipotensione) non comporta rischi ed è persino vantaggiosa per il cuore e la circolazione. Nella maggior parte dei casi è ereditaria. Secondo la definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) vi è ipotensione in presenza di valori pressori sistolici (superiori) minori di 100 mmHg e/o di valori pressori diastolici (inferiori) minori di 60 mmHg.

I disturbi talora associati all’ipotensione possono essere:

  • vertigini e veder nero davanti agli occhi alzandosi in piedi
  • mani e piedi freddi
  • stanchezza e/o difficoltà di concentrazione al mattino e dopo i pasti.

Questi disturbi possono essere fastidiosi e pregiudicare la qualità della vita. Però un’ipotensione dovuta a ereditarietà non costituisce sostanzialmente alcun rischio per la salute. Un trattamento è necessario soltanto in presenza di disturbi e consta di

  • aumento dell’apporto di sale (p.es. salare abbondantemente)
  • sufficiente apporto di liquidi (da 2 a 2,5 litri al giorno)
  • idroterapia (docce alternate, cure Kneipp, spazzolature a secco, sauna)
  • ginnastica per rinforzare (flessioni sulle braccia, flessioni sulle gambe, esercizi con i pesi)

I medicamenti sono indicati solo in casi rari e generalmente di scarsa utilità.


2. Capitolo Ipertensione

Cause e conseguenze

In più del 90% dei pazienti ipertesi non si trova una causa dell’aumento dei valori pressori. Questa forma di ipertensione si chiama ipertensione essenziale o primaria. Nella maggior parte degli interessati ci sono diversi fattori che perturbano la regolazione della pressione e possono causare un’ipertensione essenziale.